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Vallerosa Bonci: la storia del Verdicchio

Bonci e Michela

Partnerwine incontra Valentina Bonci erede della tradizione dell’azienda Vallerosa Bonci di Cupramontana

E’ una magnifica giornata di sole, quella che ci permette di godere di uno dei panorami più suggestivi della provincia di Ancona, dove il verde delle colline si confronta con i filari delle vigne, quelle storiche, dove ebbe iniziò l’avventura di uno dei vini bianchi più importanti d’Italia.  

Saliamo per Via Torre, la strada ci porta dritti dritti a Cupramontana paese del verdicchio, qui troviamo subito, l’azienda Vallerosa Bonci.

Questa azienda è sinonimo di storia, soprattutto del verdicchio, infatti il marchio Bonci è stato uno dei grandi protagonisti della conquista dei mercati nazionali ed internazionali. 

Per tre generazioni la famiglia Bonci si è occupata di produzione di vino, senza dimenticare la spumantizzazione.

Nel periodo che va dagli anni quaranta agli anni ottanta solo nel paese di Cupramontana decine di aziende producevano spumante, ma col passare del tempo in poche sono sopravvissute alla durissima selezione del mercato ed alle varie crisi che si sono succedute.

Valentina entusiasta titolare, ci racconta che l’azienda Vallerosa Bonci, ha una gamma di prodotti vasta ed è presente in molti paesi del mondo. Alcuni anni fa, insieme al padre Giuseppe hanno fatto un’importante scelta, puntando esclusivamente all’alta qualità, una soluzione che inizialmente sembrava coraggiosa.

Oggi, alla luce dei risultati, questa scelta, sta dando i suoi frutti, posizionando l’azienda nella fascia alta del mercato, con un brand forte e riconoscibile.

Una tradizione quella dell’azienda di cui Valentina è interprete, e anche se con molta fatica continua ad impegnarsi per portarla avanti con la stessa dedizione con cui ha fatto anche suo padre.

Basta parlare qualche minuto con Valentina e ci si accorge che è un fiume in piena di entusiasmo, cosa non comune tra gli imprenditori vitivinicoli della zona, mi stupisce oltremodo la sua grande passione per il particolare ed il bello, la sua voglia di fare ed i mille obiettivi che si pone e che con costanza riesce a portare avanti.

Tanti tipi di prodotti compongono la vasta ganna dell’azienda Vallerosa Bonci, tra cui il  San Michele un verdicchio classico superiore che ormai da anni ha avuto dei riconoscimenti dalle varie guide, Bibenda, i tre bicchieri del Gambero rosso, che dire solamente assaggiandolo sarete conquistati dal suo sapore.

Una nuova linea di bollicine con Michelangelo e Caterina vanno ad integrare i vari brut presenti nell’azienda.

Spumanti di alta qualità ma caratterizzati anche da una bella ed elegante confezione, ideale per chi dovesse fare un bel regalo.

Michelangelo un metodo classico millesimato Brut e Caterina, un brut millesimato a dosaggio zero, che prende proprio il nome dalla figlia di Valentina, questo sta a sottolineare il forte attaccamento dell’azienda con la famiglia e le varie generazioni.

Alzo il calice con Valentina per brindare non solo  alla nostra avventura professionale insieme, ma a quello che ho notato ci accomuna, una grande passione per la qualità ed un forte attaccamento alla nostra terra. Ve lo confido, anche le mie origini sono cuprensi, una terra generosa dove la gente sa che la qualità si conquista piano piano, passo dopo passo, come il buon vino fatto con cura selezionando acino dopo acino.

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Pancotto e verdicchio Filello abbinamento della settimana

filello e pancotto

Pancotto e Verdicchio: questa settimana il nostro abbinamento propone un ritorno alle vecchie abitudini.

Una cucina da recupero che non richiede solamente di mettere insieme i vari ingredienti ma che diventa un’arte nella creazione di un piatto gustosissimo proprio nella sua semplicità.

Pancotto e Verdicchio dei castelli di Jesi Filello, dell’Azienda Quaresima di Cupramontana.

Un Verdicchio che richiama le origini con questo vino, un cru, che abbianto alla nostra proposta rende questo piatto più piacevole e gustoso.

FILELLO VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI QUARESIMA

IL Filello-verdicchio-partner wine

Un vino di prima vendemmia che fa della freschezza olfattiva e della gradevole nota citrina al palato la sua piacevolezza.

La vinificazione delle uve avviene con estrema cura e semplicità. Per il Filello viene preso il mosto fiore dalla
soft press e con l’aiuto delle pompe, viene passato nelle vasche di acciaio inox separandolo dalla feccia.

RICETTA DI STEFANIA CALLEGARI:

Pancotto

Pancotto e verdicchio Filello abbinamento della settimana

500 gr di pane raffermo, 200 gr di cipolla dorata, olio evo, 1, 5 litri di brodo vegetale, 2 foglie di alloro, pecorino stagionato,  sale e pepe

Fate a pezzi il pane secco, mettetelo in una zuppiera con metà del brodo caldo e lasciatelo riposare almeno mezz’ora, di modo che si ammorbidisca bene. Tritate finemente la cipolla e mettetela in una pentola capiente con l’olio e l’alloro, fatela stufare a fuoco basso.

Quando sarà appassita aggiungete il pane strizzato e fate insaporire, quindi mettete  il brodo restante, aggiustate di sale e cuocete lentamente, finché sarà addensata.
Togliete dal fuoco e servite con un’abbondante spolverata di pepe grattugiato, un filo di olio e una bella grattugiata di pecorino.

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PARTNER WINE INCONTRA MONTECAPPONE, VIGNAMATO, PIERSANTI AL PROWEIN DI DUSSELDORF

PROWEIN

Come tutti gli anni, nel mese di marzo, per gli esperti del settore vinicolo si tiene un appuntamento importante a cui è bene non mancare: il “ProWein”.

Dal 18 al 20 marzo questa manifestazione vinicola, si allestisce come di consueto a Dusseldorf, considerata una delle fiere più importanti di Europa, qualificata sia a livello nazionale che internazionale.

La scelta dei vari produttori marchigiani di essere presenti a questa manifestazione, fa si che i prodotti di questa regione vengano conosciuti anche fuori dall’Italia con la speranza che riescano a catturare l’attenzione.

Tappa imprescindibile anche per alcune aziende sostenitrici del progetto Partner Wine: Piersanti, Vignamato e Montecappone.

Vignamato, si presenta con una vasta gamma di vini, frutto di un’accurata selezione delle uve ed un significativo lavoro in cantina.

Molto attenta alla qualità e soprattutto alla promozione dei prodotti del territorio, l’azienda sempre più attiva nell’ambito degli eventi e della comunicazione, non poteva che essere presente a questa che ormai è considerata una delle piattaforme di affari, del settore vinicolo, più importanti del mondo.

Gianluca Mirizzi proprietario dell’azienda Montecappone, per questa edizione sarà presente oltre che con i vini Montecappone, anche con la sua nuova linea: “Mirizzi” con il suo fiore all’occhiello “Ergo”, verdicchio classico superiore, frutto di una attenta selezione  di uve biologiche.

Un cru, “Ergo”, ricercato e prodotto con la volontà di ritornare a sentire quei profumi e sapori di una volta, infatti questo vino viene vinificato con il metodo più tradizionale.

Alla kermesse tedesca è presente ormai da anni anche l’Azienda Vinicola Piersanti, che inserisce la fiera nel piano promozionale per confermare l’importante presenza nei mercati esteri.

L’azienda continua infatti a stupire la sua clientela con un continuo incremento della qualità dei prodotti, grazie ad un’assidua ricerca sui metodi di vinificazione e produzione.

Al Prowein 2018 sono presenti anche altre aziende che hanno sposato l’iniziativa di Partner Wine: Vallerosa Bonci di Cupramonatana e l’azienda vinicola Santa Barbara.

Per coloro che non riusciranno a visitare il ProWein, l’appuntamento con queste aziende è al Vinitaly di Verona.

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LASAGNE AL RAGU’ E VINO MARCHE ROSSO IGT CAMPALLIANO

campalliano e lasagne

[:it]La nostra proposta settimanale riguarda le lasagne al ragù con abbinato un vino dell’azienda Vignamato, Campalliano Marche rosso igt.

Con la lasagna va abbinato un vino rigorosamente rosso, con una struttura importante e il Campalliano a nostro parere si sposa alla perfezione a questo piatto.

CAMPALLIANO AZIENDA VIGNAMATO:

Vino prodotto con uve Montepulciano e Sangiovese, risulta essere un prodotto dal sapore raffinato e dal tannino elegante.

Persistente nell’accompagnare il piatto, così da poter assaporare il gusto sia del vino che della lasagna, senza che uno predomini sull’altro.

RICETTA DI STEFANIA CALLEGARI

LASAGNE AL RAGU’:

Dovrete avere pronto: ragù, besciamella, parmigiano grattugiato e rettangoli di sfoglia delle dimensioni della vostra teglia rettangolare.

Preparazione:

Lessate le lasagne in acqua bollente salata, scolatele al dente e stendetele su un canovaccio per asciugare l’acqua in eccesso. Ungete la teglia con burro e un cucchiaio di besciamella. Mettete un primo strato di fondo di pasta, una generosa mescolata di ragù, la besciamella e  il parmigiano. Proseguite con un altro strato di lasagne e di seguito fino a esaurire tutti gli ingredienti.  

A questo punto mettete la teglia in forno caldo a 180° per 40 minuti. Servite a tavola a fette calde e fumanti.

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“ZENA” BRECCIOLE: UN OTTIMO VERDICCHIO CHE RACCONTA UNA STORIA

PARTNER WINE VISITA AZIENDA ZENA
Zena e Boccafosca

A pochi passi dal comune di Cupramontana si trova l’azienda agricola Maria Zenobia Sassaroli.

Percorriamo la strada non asfaltata come ci avevano accenato, il bianco risalta alla vista tra la strada e la leggera foschia.

Il pensiero di aver sbagliato percorso si fa sempre più frequente, il verde degli alberi si intravede dietro al leggero biancore della nebbia, con il dubbio sempre più forte d’aver sbagliato.

Nel momento in cui iniziamo a cercare una casa dove poter chiedere informazioni, ecco che la salita finisce e lascia spazio ad un panorama da cartolina: la Contrada Brecciole.

I vigneti e le viti che riusciamo ad ammirare sembrano siano disegnati, precisi, in fila come se fossero stati piantati da qualcuno con un righello, mi danno un senso piacevole di pace e la certezza dell’errore lascia spazio ad una piacevole sensazione lasciandomi constatare che non ci sarebbe stato un luogo migliore per la creazione di un’azienda agricola.

La titolare ci accoglie in maniera calorosa come i marchigiani sanno fare, subito ci spiega che questa azienda nasce a seguito di una tradizione familiare che si occupava della produzione di alcuni prodotti agricoli, tra cui anche il grano e l’olio, ma tra questi, purtroppo, non era presente il vino, in quanto le uve venivano conferite per la produzione ad altre aziende.

Solamente nel 2016 nasce la prima creazione, un verdicchio, una selezione di uve derivate da una lavorazione attenta soprattutto alla qualità e alla genuinità del prodotto.

LA TITOLARE ZENA:

“Zena” la titolare, cresciuta nel settore, ci fa ben capire quanto fosse forte la volontà di iniziare a produrre il “suo” vino, proprio dalla sue terre, in quelle vigne tra cui è cresciuta che le ricordano le corse da bambina.

La sua prima creazione prende proprio il nome della zona dove si trovano le vigne: “Brecciole”, da quest’oasi meravigliosa.

Zenobia ci lascia ammirare il paesaggio da quelle colline, peccato il freddo della stagione invernale, altrimenti saremmo rimasti ad ammirare sicuramente per più tempo il panorama, le linea perfette e diritte delle vigne, affascinanti.

Prodotto di una lavorazione limitatissima, si ottengono solamente 1300 bottiglie di verdicchio in purezza.

La lavorazione avviene con una raccolta manuale delle uve, con un sapore finale che Zena riuscirebbe a riconoscere ad occhi chiusi come riconoscerebbe, ad occhi chiusi, ogni zolla di terreno dei suoi vigneti.

Giallo paglierino con intensi riflessi verdognoli, questo vino è l’ideale da degustare con piatti a base di pesce dove viene messo in risalto il profumo intenso ed elegante di questo prodotto tra cui riusciamo a percepire anche dei sentori agrumati.

Bella scoperta, sia per questa azienda che per il vino, un prodotto che avendo conosciuto la storia sembra quasi di riuscire ad assaporarla ad ogni sorso.

Entusiasti, d’aver trovato un altro piccolo angolo delle Marche, non ci resta che aspettare la prossima visita e perchè no scoprire un altro buonissimo prodotto dell’azienda di Maria Zenobia Sassaroli, tra le nebbie e i sapori di questa terra che giorno dopo giorno scopriamo essere unica ed entusiasmante.

Puoi visitare la nostra pagina facebook per rimanere aggiornato ogni giorno.

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TAGLIATELLE AL RAGU’ E ROSSO PICENO:

Diaspro e tagliatelle

La nostra proposta per questo fine settimana sono: tagliatelle al ragù e  un rosso piceno Diaspro dell’ azienda Tenuta San Martino di Staffolo.

Il rosso piceno è un vino rosso dal colore granato molto intenso, ottenuto da uve Montepulciano e San Giovese.

ROSSO PICENO DIASPRO TENUTA SAN MARTINO

Diaspro- Rosso Piceno- Tenuta San Martino

Affinato in botti di cemento vetrificato il risultato finale è un vino dal sapore elegante e delicato con sentori di frutta rossa.

Il suo sapore si sposa perfettamente al piatto della settimana, in quanto il suo gusto persistente mette in risalto ulteriormente il sapore del ragu’.

Ricetta di Stefania Callegari

TAGLIATELLE AL RAGU’

RAGÙ ALLA BOLOGNESE

Ingredienti:
300 g di polpa di manzo (cartella o pancia o fesone di spalla o fusello) macinata grossa, 150 g di pancetta di maiale, 50 g di carota gialla, 50 g di costa di sedano, 50 g di cipolla, 300 g di passata di pomodoro o pelati, ½ bicchiere di vino bianco secco, ½ bicchiere di latte intero, poco brodo, olio d’oliva o burro, sale, pepe

Preparazione:
Sciogliere, in un tegame possibilmente di terracotta o di alluminio spesso, di circa 20 cm, la pancetta tagliata prima a dadini e poi tritata fine con la mezzaluna. Unire 3 cucchiai d’olio o 50 g di burro e gli odori tritati fini e far appassire dolcemente. Unire la carne macinata e mescolare bene con un mestolo facendola rosolare finché non “sfrigola”. Bagnare con il vino e mescolare delicatamente sino a quando non sarà completamente evaporato. Unire la passata o i pelati, coprire e far sobbollire lentamente per circa 2 ore aggiungendo, quando occorre, del brodo, verso la fine unire il latte per smorzare l’acidità del pomodoro. Aggiustare di sale e di pepe.

Questa è la ricetta ”attualizzata” del vero Ragù alla bolognese, depositata il 17 ottobre 1982 dalla delegazione bolognese dell’Accademia italiana della cucina presso la Camera di Commercio di Bologna.

Con questo ragù è possibile condire anche la pasta all’uovo,come ad esempio le tagliatelle.

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PARTNERWINE FESTEGGIA LA FESTA DELLA DONNA

BOMBONIERE PARTNERWINE

La Festa della donna, è un’occasione unica per festeggiare l’emancipazione della donna e per dimostrare che non esistono frontiere per questo sesso.


PartnerWine gadget “enogastronomici” per la festa della DonnaPartnerWine sarà ufficialmente impegnata nella serata a sostegno dell’Associazione “Noi come prima”, in occasione della Festa della DonnaSarà una serata alla vera insegna delle donne, quella che si terrà la sera dell’8 Marzo “Festa della donna” presso il ristorante marchigiano Il Country da Lino, di Agugliano (AN). Obiettivo sarà quello di sostenere l’Associazione Noi come prima, associazione della provincia di Ancona che da un concreto aiuto alle donne operate al seno a recuperare fiducia in loro e riprendere una vita normale, “come prima”.

Una bella iniziativa, allietata da musica e prodotti tipici che accompagneranno ed arricchiranno il menù proposto da Sandro e Fabrizio i due fuoriclasse della ristorazione della Vallesina.
PartnerWine festeggia la Festa della donna

Piatti ricchi di storia e tradizione accompagnati dalla volontà di vivere insieme una festa che rischia di perdere la vera connotazione.

Saranno presentati i vini di “Fabrizi Family”, il logo marchigiano che sta registrando trend positivi nella vendita di prodotti della regione Marche in vari paesi del mondo.

In questo contesto PartnerWine la startup marchigiana, specializzata nella proposta di vini e prodotti tipici della regione Marche proporrà dei gadget che preludono alla nuova proposta: le “bomboniere enogastronomiche”, visto che siamo ormai a ridosso della primavera e delle cerimonie.

Le “Bomboniere enogastronomiche” sono l’ultima delle proposte di PartnerWine che dopo appena tre mesi di attività si sta posizionando come punto di riferimento per l’acquisto di prodotti di qualità ricercata nel panorama enogastronomico nazionale.

Ovviamente, PartnerWine manterrà la sua mission e per ogni vendita effettuata, in occasione della festa della donna, una parte verrà devoluta direttamente all’Associazione Noi come prima.

Anche il 50% del ricavato della cena verrà devoluto all’Associazione dai titolari del ristorante Country.

Per prenotazioni: 3391010230 – 3395315735

www.partnerwine.com

leggi articolo anche su https://tipitop.blogspot.it/

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RISOTTO CON CAVOLFIORE VIOLA E LACRIMA DI MORRO D’ALBA

Questa settimana la nostra proposta è: risotto con cavolfiore viola e Lacrima di Morro D’Alba DOC.

Il risotto è un piatto tipico della cucina italiana, gustoso e semplice nella preparazione, con un risultato ottimo facile da ottenere anche per chi per la prima volta si mette ai fornelli.

Il Nerium dell’azienda Boccafosca è un vino rosso gradevole nelle giornate invernali, profumato e che sposa perfettamente i sapori di questo piatto.

Il cavolfiore viola con una struttura più rubusta nel gusto,  tipico della stagione invernale, si abbina perfettamente a questo vino, i quali sapori e profumi rendono ancora più piacevole questo abbinamento.

LACRIMA DI MORRO D’ALBA DOC NERIUM DELL’AZIENDA BOCCAFOSCA

RICETTA DI STEFANIA CALLEGARI

Risotto con cavolfiore viola

Ingredienti: 200 gr riso carnaroli, 150 g di cavolfiore viola, uno scalogno, vino bianco,  olio extravergine d’oliva, 30 gr di burro di centrifuga, sale e pepe.

Cuocete il cavolfiore viola in un tegame d’acciaio, tuffandolo nell’acqua salata solo quando è in bollore. Quando le cime sono al dente scolatele tenendo il brodo viola di cottura. In una padella capiente mettete un paio di cucchiai di olio e lo scalogno tritato e cuocete. Tostate quindi il riso per un paio di minuti a fiamma vivace, sfumando poi con vino bianco. Aggiungete le cime dei cavolfiori e tirate il risotto con il brodo vegetale viola bollente, lasciando cuocere il riso per il tempo indicato. Un paio di minuti prima di spegnere la fiamma, mantecare con il burro.

NON VI RESTA CHE ASSAGGIARE.

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L’ABBINAMENTO DELLA SETTIMANA VINO E SUGO ALLE CANOCCHIE

Bonci e cannocchie

L’abbinamento vino-cibo può essere considerato uno degli enigmi della tavola.

Dalle donne soprattutto, quando si trovano a dover preparare per degli ospiti si presenta ben presto come di solito il problema del vino e di seguito ancora il bicchiere corretto.

Legato soprattutto alla soggettività e ai gusti delle persone, non esiste un solo vino per un piatto, quindi la confusione in queste circostanze è tanta, e per molti, il più delle volte, la scelta finale ricadrà banalmente in un qualsiasi vino rosso per i piatti a base di carne e un qualsiasi vino bianco per i piatti a base di pesce.

Siete già sulla strada giusta però quale sarà la scelta corretta tra tutti i vini rossi e bianchi che conosciamo?

Rosso Conero o Rosso Piceno? Sangiovese?

Per i bianchi è meglio un Verdicchio o un Sauvignon?

Inutile starvi a spiegare i particolari tecnici, qui bisognerebbe mettersi a studiare le caratteristiche dei vini e la loro vinificazione, ma scommetto che voi non avete il tempo necessario per poterlo fare.

Lo sapete che in base al residuo zuccherino di un vino questo è bene abbinarlo con un piatto piuttosto che con un altro?

Con un dolce è meglio abbinare uno spumante dolce piuttosto che un brut?

Per il vostro caso, non è necessario studiare tutti i tipi di vino per scegliere quello che si sposa nella maniera migliore con il vostro piatto?

Sarà tutto molto semplice, a favore delle donne impegnate che corrono per la casa per paura di non riuscire a rendere perfetto ogni particolare.

Per questo nasce l’abbinamento della settimana, ogni domenica, considerando che per molti è ancora un giorno da trascorrere in famiglia o comunque in compagnia, vi consiglio insieme a Stefania Callegari un piatto ed un vino che potranno essere un’idea semplice e soprattutto buona da gustare.

Questi piatti potrete poi utilizzarli e sfoggiarli per qualsiasi occasione.

PRIMO ABBINAMENTO:

Spaghetti e sugo con le canocchie  e Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico DOC Via Torre dell’azienda Vallerosa Bonci

Questo vino si sposa perfettamente al gusto e al sapore di questo piatto.

Da gustare fresco, ad una temperatura consigliata di 12°C.

Verrete coinvolti da un mix di sapori che renderanno speciale il vostro piatto.

RICETTA di STEFANIA CALLEGARI

Ingredienti: 10/12 canocchie, 2 spicchi di aglio, mezzo bicchiere di vino bianco, passata di pomodorini pachino dolci, sale e peperoncino, prezzemolo tritato, olio extra vergine d’oliva, spaghetti o trenette.

Pulite e sfilettate  le canocchie. In una larga padella fate un sugo coi pomodorini dolci leggermente piccante usando aglio e prezzemolo come base del soffritto. Quando il sugo è ristretto aggiungete le canocchie e cuocetele velocemente.

Condite la pasta con questo sugo.

NON VI RESTA CHE ASSAGGIARE!!

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PARTNER WINE: LA FONDAZIONE SALESI ONLUS RICEVE LA PRIMA DONAZIONE

prima donazione salesi

Sono passati appena due mesi dall’avvio di PartnerWine startup marchigiana che si propone di destinare a fini socialmente utili una parte del ricavato delle vendite che già è stata effettuata la prima donazione.

Michela Gioia, titolare di PartnerWine lo aveva promesso in occasione della conferenza stampa di avvio dell’attività, di destinare parte degli incassi per sostenere il progetto del Robottino ONE per la robot therapy e così è stato. Il primo versamento è stato effettuato in questi giorni.

E’ una grandissima soddisfazione, non ci aspettavamo un così bel riscontro” dichiara la giovane titolare, ribadendo che una notevole spinta alle vendite è stata data dall’apertura del PartnerWine Store, punto vendita dedicato a specialità alimentari a chilometro zero e ovviamente i migliori vini delle Marche situato a Jesi, che ha permesso così di far aumentare la somma.

Il successo dello Store, secondo Michela, è dare la possibilità alle persone di trovare prodotti di alta qualità a prezzi giusti senza dover impazzire nel girare per le aziende. Infatti la selezione viene effettuata direttamente da PartnerWine che in pochi giorni ha allestito lo store e lo ha fornito di prodotti importanti e di ottima qualità.

Un grazie a tutti i clienti che hanno acquistato e spesso hanno chiesto esplicitamente che la donazione venisse effettuata proprio al Salesi.”

E’ bello vedere giovani come Michela, che coadiuvata dal suo partner sia nella vita che sul lavoro Stefano Baleani, siano così appassionati per il loro progetto lavorativo e abbiano pensato a destinare una parte dell’incasso a chi è meno fortunato.

Ma non finisce qui Stefano e Michela si stanno impegnando per effettuare altre donazioni ed hanno in programma un evento programmato a breve “L’aperitivo solidale”.

E’ proprio vero che brindare con PartnerWine è “brindare per bene”