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VIGNAMATO: IL VINO CHE CREA EMOZIONI

vignamato e partner wine

L’azienda Vignamato, situata nella zona che è il cuore del Verdicchio, San Paolo di Jesi, un angolo di paradiso, dove l’occhio scivola sereno tra la collina e il mare.

L’attenzione ai dettagli, la cura dei particolari, che partono dalla Cantina fino al prodotto inbottigliato, sono molto importanti per Andrea Ceci e la sua famiglia.

La vasta gamma dei vini sono frutto di una lavorazione che presta particolare attenzione alla qualità che si tramanda di generazione in generazione.

Andrea, molto attaccato alle sue origini e al prodotto tipico delle nostre zone il Verdicchio dei castelli di Jesi, con il padre Maurizio lo sta promuovendo in tutta Europa.

Il marchio Vignamato infatti, sia in Italia che all’estero è molto apprezzato ed è oggi sinonimo di qualità e garanzia di un prodotto che è tyestimone dei sapori marchigiani.

Degustando i vini, spicca oltre ai Verdicchi, un ottimo vino di visciola.

Quest’ ultimo è un vino da dessert dalla fragranza di visciola, una varietà di ciliegie acide simili alle amarene ma di colore più scuro.

Il “Vi’ de Visciola”, parafrasando il dialetto, è un vino interessante, che si sposa benissimo sia con cioccolato che con biscottini secchi.

Un vino che all’assaggio cattura tutta la mia attenzione. Particolarmente apprezzato dalle donne per il suo gusto dolce ma allo stesso tempo delicato, perfetto per concludere una cena per chi ama cose delicate al palato.

Da alcuni anni la Cantina apre le porte al pubblico, con una nuova iniziativa, “Emozioni da Bere”, eventi ricchi di degustazioni, con musica e cibo che fanno da contorno ad un clima di festa che caratterizza queste serate.

Vignamato quindi è sinonimo di Emozioni che si sprigionano dal primo sorso fino all’ultimo nella degustazione dei vini, ma anche dell’ospitalità e gentilezza che ci hanno accompagnati in questa piacevole visita all’azienda.

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TENUTA SAN MARTINO: PER IL VINO LA PAROLA CHIAVE E’ QUALITA’

Nasce tra le colline marchigiane l’azienda Vitivinicola Tenuta San Martino, un luogo tipico dove le numerose vigne sembrano comporre delle linee geometriche.

Osservando il panorama, la percezione di camminare in un quadro impressionista è quasi immediata, colpita da tutte le sfumature del marrone e del verde che creano le piante in inverno, vengo subito avvolta da una piacevole sensazione di quiete lontano dalla confusione della città.

Mauro Cerioni, il proprietario, un ragazzo con tanta voglia di portare avanti le tradizioni di famiglia, ci spiega che la sua azienda prende proprio il nome dalla contrada di Staffolo dove si trova la tenuta, lasciandoci intendere quanto sia profondo l’attaccamento alle sue radici.

Egli stesso affiancato dall’enologo Alberto Mazzoni, direttore dell’istituto Marchigiano di tutela vini, segue il processo di produzione dell’intera gamma dei suoi vini, dalla cura della vigna fino al prodotto in bottiglia.

Con una particolare attenzione alla qualità, passa le sue giornate, dalla mattina presto fino al tramonto del sole tra i vigneti, “non importano le ore di lavoro, o l’impegno necessario, la cosa importante è che il prodotto finito sia buono e rispecchi le mie aspettative”. Questa è la filosofia lavorativa di Mauro.

Con l’entusiasmo di qualsiasi giovane appassionato al suo lavoro ci fa ben capire che il cavallo di battaglia dell’azienda è il vino Verdicchio, un prodotto autoctono e tipico delle colline dei Castelli di Jesi.

Dai vigneti con terreno calcareo e ghiaioso ed uve di verdicchio in purezza vendemmiate a mano si ottiene questo vino dalle caratteristiche organolettiche inconfondibili e riconoscibili al palato.

Il Verdicchio Tenuta San Martino è un vino che affascina e colpisce, dal primo sorso fino a quando lo sentiamo scomparire.

Assaggiamo anche la visciola, il gusto dolce e coinvolgente, rende fiero Mauro del lavoro fatto e soprattutto della ricetta da lui ideata.

Un vino ideale nelle serate tra amici, da sorseggiare tra una chiacchiera e l’altra nell’ambiente caldo della taverna di casa accompagnata dallo scoppiettio del camino che riscalda l’ambiente.

Nel momento di salutare Mauro rifletto su quanto sia bello ed entusiasmante poter confrontare i vari prodotti e le aziende.

Tutti innamorati, del proprio lavoro, che non è solo business, ma è passione, amore per le proprie origini e la propria terra.

E’ di queste passioni che dobbiamo nutrirci, per crescere.

Da persone come Mauro si comprende come, nonostante tutti gli impegni che un lavoro di qualità impone, si ha la forza di andare avanti, perchè noi italiani abbiamo qualcosa che altri non hanno: amore, storia e tradizione.

Questi fattori sono la chiave del successo.

Grazie Mauro per l’esperienza, faremo belle cose insieme.

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ABBINARE AL VINO IL BICCHIERE GIUSTO: LE 10 SOLUZIONI PER OGNI OCCASIONE.

partner wine

Amici a cena? Aperitivo a casa con i colleghi? Tra le infinite domande che passano nella vostra mente: cosa preparo? Come apparecchio la tavola? Prima o poi arriva anche la classica domanda…qual è il bicchiere giusto per il vino che ho acquistato?

Tranquilli di certo non siete gli unici ad essersi posti questa domanda.
Per risolvere il problema e fare bella figura bastano pochi accorgimenti:
-Per prima cosa, è doveroso apparecchiare la tavola con cura, l’abbinamento dei colori e  ogni cosa al proprio posto giocheranno a vostro favore, una tavola ordinata e accogliente darà subito il giusto benvenuto ai vostri ospiti.
– Importantissimo è il vino che si sceglie, mi raccomando  cercate un vino adeguato per l’occasione, e puntate su un prodotto di qualità, è fondamentale per fare una bella figura, altrimenti le prelibatezze che avete preparato e la tavola apparecchiata in maniera impeccabile passeranno in secondo piano e la figuraccia sarà assicurata.
A questo punto dopo aver deciso cosa preparare e bere è il momento di scegliere il bicchiere adeguato al vino che avete acquistato.
Non vi spaventate è più semplice di quanto pensiate.
-Per un vino è preferibile prendere un bicchiere con lo stelo. vi permetterà di degustare il vino alla temperatura giusta senza che questa venga alterata dal palmo della mano e soprattutto questa tipologia di bicchiere vi permetterà di sentire i veri profumi del vino senza che questi rischino di essere mascherati da quelli che siamo abituati ad indossare al polso.
Renano
   -Se avete scelto un vino bianco strutturatoo barricato, il bicchiere giusto è il renano che vi permetterà di percepire tutti gli aromi, grazie alla sua leggera chiusura in alto.
Tulipanoun  novello o un Sauvignon.
-Il tulipano invece è il bicchiere più classico anche semplice da trovare in commercio. Caratterizzato dalla sua apertura, che richiama alla vista proprio quella del fiore omonimo, che favorisce la giusta percezione del sapore. Consigliato per vini giovani, bianchi e rossi leggeri, per un aperitivo, un vino novello o un Sauvignon.
-Il ballon invece migliora l’ossigenazionazione ed esalta il profumo di vini rossi.
– Il piccolo è adatto a vini rossi non corposi mentre il grande è più adeguato per vini rossi corposi e invecchiati.
Ballon piccolo
Ballon grande
Borgogna

– il Borgogna è un bicchiere più largo rispetto al ballon, permette al vino una buona ossigenazione ed è adatto ai vini invecchiati a lungo e corposi. Come ad esempio una riserva.

-Per le bollicine, ci sono due bicchieri: il flûte, adatto a spumanti giovani e secchi, può essere utilizzato anche per cocktail fatti con le bollicine come il bellini.
La coppa, invece, adatta alle bollicine dolci, mi sento di dire che oggi sembra sia passata di moda, ma in realtà con un buona bottiglia di spumante dolce, la bella figura è assicurata.
Flute
Coppa
-per ultima cosa, a mio parere anche la più importante è la compagnia, non trascurate questo fattore, è fondamentale per avere una piacevole serata ed un brindisi di successo!!